DANILOVIC: NELLA VITA E NEL BASKET CONTA LA SEMPLICITÀ, MA RAGGIUNGERLA È COMPLICATO.

di Luca Maggitti

In occasione della seconda stagione in NCAA di Davide Moretti, la rubrica “Give&Go” diventa internazionale.
Infatti, dopo la prima stagione nel corso della quale il sito www.davidemoretti.it ha potuto contare su molti importanti contributi (Valerio Bianchini, Gianluca Basile, Antonello Riva, Mario Boni, Franco Marcelletti, Angelo Costa, Giorgio Pomponi), quest’anno spazio a uomini di basket internazionali.
In occasione della prima puntata 2018/2019, il sito ha l’onore di ospitare Predrag “Sasha” Danilovic, indimenticabile campionissimo di basket oggi alla guida della Federbasket della Serbia, che ha giocato anche in NBA e che nella Virtus Bologna è stato compagno di squadra del padre di Davide, Paolo Moretti.
Lo abbiamo intervistato telefonicamente, grazie al giornalista Luca Maggitti.
Ecco la chiacchierata.

Sasha Danilovic, un grande campione che ha saputo passare dal campo alla dirigenza…
«Sono Presidente della Federazione di Basket della Serbia – a dicembre saranno 2 anni – dopo i miei 15 anni da dirigente al Partizan Belgrado. Rispetto all’incarico che avevo nel club, questo ha una responsabilità più grande trattandosi dell’intero movimento cestistico: maschile, femminile, giovanile. Devo però dire che per certi versi è più facile, perché ho uno staff composto di bravissimi collaboratori, che conosco da 20 anni e che svolgono un lavoro eccellente, facilitando il mio compito».

Cosa ha provato ad essere il presidente della club che lo ha fatto crescere e poi lo ha lanciato al top nel mondo del basket, il Partizan Belgrado?
«Il Partizan era il motivo per il quale sono arrivato da Sarajevo. Fa parte della mia famiglia. È una cosa molto intima direi, e sarà sempre così anche se non sono più nella dirigenza del club. L’emozione sarà sempre quella».

Come ha vissuto l’esperienza da straniero in Italia, alla Virtus Bologna, in due tempi – ma sempre da grande stella – prima e dopo l’esperienza NBA?
«L’ho vissuta come gli anni più belli della mia vita. A parte le nascite dei miei figli, quelli sono per me gli anni migliori della mia vita, senza alcun dubbio».

Superiori addirittura agli anni in NBA?
«Certo! La NBA è un mondo perfetto, solo che la vita americana a me non è mai piaciuta. Se fossi andato a 22 anni magari sarei rimasto lì, invece no. Invece l’Italia è il mio secondo paese e Bologna la mia seconda città».

Dunque per qualità della vita lei preferiva l’Italia all’America. E per quanto riguarda il basket?
«Beh, per me era molto più facile giocare in NBA che in Europa. Mi spiego. In NBA ci sono regole precise e tu hai il tuo lavoro da fare. Io ero la guardia tiratrice e non soffrivo i raddoppi come in Europa, dove magari ti marcano anche tre giocatori. Insomma: per me era più facile. E poi ho avuto la fortuna di giocare con atleti della vecchia scuola, gente che avevo raffigurata nei poster che tenevo appesi in camera. Comunque, per concludere il ragionamento, l’Italia resta il miglior periodo della mia vita: sia per quanto riguarda il basket sia per tutto il resto».

Quali sono le difficoltà che deve affrontare un giocatore che accetta la sfida in un mondo diverso, rispetto alle proprie abitudini di vita e di gioco? Le chiedo questo anche pensando a Davide Moretti, che ha scelto di misurarsi con il basket NCAA…
«Non bisogna comparare. Io sono contrario a comparare le cose. Quando si affronta una nuova sfida, sai che le difficoltà ci saranno sempre, ma non bisogna mollare».

E qual è il segreto per non mollare?
«Molto semplice: allenarsi bene. Dico sul serio. Non bisogna complicare le cose. Io, ad esempio, quando arrivai in Italia avevo grande nostalgia di Belgrado. E come la scacciavo? Allenandomi molto bene».

Detta così sembra semplice…
«Arrivare alla semplicità è molto complicato».

Frase da stampare e incorniciare in tutte le palestre…
«Ma è così. Io, quando guardavo Maradona o Van Basten giocare a calcio, pensavo: cavolo, ma potrei farlo anch’io! Invece no, era molto complicato… solo che loro, con la classe che avevano, lo facevano sembrare molto semplice. Quindi, ripeto: per raggiungere la semplicità la strada è molto complicata, ma bisogna tendere alla semplicità, nella vita come nel basket. Perché per quanto siano complicate le cose, alla fine c’è sempre una risposta vera fatta di un sì o un no».

Danilovic e il futuro?
«Io non faccio piani, non li ho mai fatti così come non faccio programmi a lungo termine. Sono molto contento di quello che sto facendo. Il mio mandato è quadriennale, poi si vedrà».

Chiudiamo con un consiglio da lei a Davide Moretti, figlio d’arte del suo amico ed ex compagno di squadra Paolo…
«A Davide dico che deve allenarsi bene, non fare il fenomeno e soprattutto ascoltare i consigli del padre. Credimi, è tutto qui. Torniamo al concetto di semplicità: il resto non conta niente. Allenarsi bene, avere tanto coraggio e ricordarsi – quando incontrerà giocatori molto più grossi di lui – che comunque il pallone è tondo e bisogna buttarla dentro».

Predrag “Sasha” Danilovic
Ex atleta.
Presidente della Federazione di Basket della Serbia.
PALMARES
Medaglia d’Oro al Campionato Europeo Juniores 1988 con la Jugoslavia.
Vincitore della Coppa Korac 1988/1989 con il Partizan Belgrado.
Vincitore della Coppa di Jugoslavia 1989 con il Partizan Belgrado.
Medaglia d’Oro al Campionato Europeo 1989 con la Jugoslavia.
Medaglia d’Oro al Campionato Europeo 1991 con la Jugoslavia.
Campione di Jugoslavia 1991/1992 con il Partizan Belgrado.
Vincitore dell’Eurolega 1991/1992 con il Partizan Belgrado.
Vincitore della Coppa di Jugoslavia 1992 con il Partizan Belgrado.
MVP della Final Four di Eurolega 1992.
Campione d’Italia 1992/1993 con la Virtus Bologna.
Campione d’Italia 1993/1994 con la Virtus Bologna.
Campione d’Italia 1994/1995 con la Virtus Bologna.
Medaglia d’Oro al Campionato Europeo 1995 con la Jugoslavia.
Medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Atlanta 1996 con la Jugoslavia.
Medaglia d’Oro al Campionato Europeo 1997 con la Jugoslavia.
Campione d’Italia 1997/1998 con la Virtus Bologna.
Vincitore dell’Eurolega 1997/1998 con la Virtus Bologna.
Mister Europa Player of the Year 1998.
MVP del Campionato di Serie A 1998.
Vincitore della Coppa Italia 1999 con la Virtus Bologna.
Medaglia di Bronzo al Campionato Europeo 1999 con la Jugoslavia.

LA STAGIONE DELLE CONFERME

Ultima settimana di mare rosetano per Davide Moretti, che il 24 agosto tornerà dall’altra parte del mondo – negli Stati Uniti, in Texas, a Lubbock – per iniziare la sua seconda stagione in NCAA con i Red Raiders di Texas Tech.

Un campionato che si preannuncia molto impegnativo, dopo che quello da matricola ha coinciso con la miglior stagione dell’ateneo in 95 anni di storia, con la squadra di coach Chris Beard arrivata nel ristrettissimo gruppo delle prime 8 squadre universitarie degli Stati Uniti d’America (e quindi del mondo).

Moretti, mangiando un piatto di pasta (di cui è ghiottissimo) col pesce, fa il punto ripartendo proprio dallo storico risultato della stagione passata: «Essere idolatrato dai tuoi compagni di università, che sono anche i tuoi tifosi e che non esitano a venirti a passare la palla negli allenamenti di tiro, è stato emozionante e gratificante. Ma non perché uno si senta fenomeno, bensì perché la squadra ha fatto la storia, consentendo a decine di migliaia di studenti (l’ateneo ne conta quasi 33mila) di essere fieri del loro college. Insomma: li abbiamo resi felici e orgogliosi e loro hanno contraccambiato subissandoci di selfie e affetto».

Davide ha messo a segno una grande stagione anche sui banchi di scuola, portandosi addirittura avanti con gli studi: «È stata una scelta calcolata, perché se riuscissi a laurearmi in 3 anni potrei avere l’ultimo di college dedicato esclusivamente al basket. Devo ringraziare il mio advisor accademico “Coach Sky”, se sono riuscito a frequentare con profitto più del doppio delle lezioni previste in un anno».

Gli allori del passato sono però archiviati e Moretti guarda avanti: «Dal primo giorno in cui siamo rientrati in palestra, 10 giorni dopo la fine del torneo, sappiamo che dobbiamo fare meglio della scorsa stagione. Coach Beard ce lo ha detto chiaramente: dopo aver concluso fra le prime 8, dobbiamo puntare alla Final Four e non pensare a un anno di transizione o sabbatico. Credo che sia la mentalità giusta ed è anche per l’allenatore che ho scelto questo college».

Il secondo anno dovrebbe vedere Davide Moretti crescere nel minutaggio e nelle responsabilità. Il ragazzo lo sa bene e chiosa: «Nel secondo anno delle mie esperienze passate, a Pistoia e Treviso, ho sempre avuto una specie di “consacrazione”. Mio padre – e io concordo con lui – dice che mi ci vuole un anno, a volte meno, per capire tutto e adattarmi. Quindi spero che il mio secondo anno sia meglio del primo. Starà a me farmi trovare pronto, quando il treno che incroci molto di rado passerà».

L’obiettivo è sempre lo stesso: lavorare duro e con grande umiltà, per avere un giorno una chance in NBA.

[Intervista di Luca Maggitti, pubblicata su IL MESSAGGERO Abruzzo, lunedì 20 agosto 2018. Nella foto, Davide Moretti con Giuliano “Spizzico”, tifoso del Roseto Sharks.]

EUROPEO UNDER 20: ITALIA OTTAVA.

La Nazionale U20 italiana termina il proprio campionato Europeo, in ottava posizione, dopo la più fragorosa sconfitta in questa manifestazione, nella inutile finalina con la Spagna (85-60) che valeva la settima piazza.

Dopo 39 minuti equilibrati, anche la gara di sabato contro la Turchia aveva avuto un epilogo amaro; in una delle gare tra le squadre uscite deluse dagli spareggi dei quarti di finale, gli Azzurri perdono la testa nell’ultimo minuto vanificando tutti gli sforzi fatti fino a quel punto con un fallo intenzionale ed un tecnico capitalizzati in modo cinico dai turchi, che di fatto chiudeva le ostilità di una partita bella e ben giocata.

Difficili le analisi sui singoli e su tutto il gruppo, dopo questi campionati che saranno l’ultima apparizione nei campionati giovanili per i ragazzi nati nel 1998, rimangono comunque i complimenti perché nelle precedenti competizioni internazionali, questo gruppo ha sempre mostrato carattere, personalità, gioco, individualità ed ottenuto risultati eccellenti.

EUROPEO UNDER 20: STOP CONTRO LA CROAZIA.

Si chiude ai quarti di finale il Campionato Europea dell’Italia U20.

S’infrange sul muro croato il sogno di una medaglia che era alla portata di un gruppo (nati nel 1998) che comunque ha avuto una carriera giovanile importante, con una medaglia d’argento ai mondiali U19, una di Bronzo agli europei U18 e un bronzo al mondialino di Mannheim.

La Croazia domina il primo (23-13), ma soprattutto l’ultimo quarto, che con il parziale di 23-10 allunga e chiude senza affanni con il punteggio di 79-68, una partita che fino al 30esimo era ancora in equilibrio.

Male la difesa azzurra a protezione del ferro e a rimbalzo difensivo.

Ancora Oxilia con 14 e Moretti con 13 i migliori realizzatori.

Sabato la squadra di Dalmasson giocherà per il miglior piazzamento possibile dalla quinta all’ottava posizione, dopo la giornata di riposo di venerdì.

EUROPEO UNDER 20: BATTUTA LA GRECIA, ARRIVA LA CROAZIA.

La Nazionale U20 di coach Dalmasson, sconfigge 76-70 la Grecia approdando ai quarti di finale del torneo continentale, in una gara molto equilibrata, spigolosa, nonostante la durezza a tratti anche bella.

Durissima battaglia, partita sporca e ruvida, dove il merito più grande degli Azzurri è stato quello di non innervosirsi, assieme alla capacità di tirare i liberi con buona percentuale (28/35)!

Tommy Oxilia con 16 e Davide Moretti con 15 i migliori realizzatori per l’Italia, che Giovedì 19 Luglio alle 15,45 si giocherà l’accesso alle migliori quattro del manifestazione contro la Croazia, imbattuta fino ad oggi.

EUROPEO UNDER 20: VITTORIA CONTRO L’ISLANDA, ARRIVA LA GRECIA.

Chiuso il girone di qualificazione con una netta vittoria sulla fragile Islanda per 81-56 (Mezzanotte 14, Antelli 12), la nazionale italiana U20, dopo una giornata di meritato riposo, incrocerà la coriacea Grecia Mercoledì alle 15,45, terza nel girone C, uscita sconfitta nello spareggio per il secondo posto con Israele.

Uno scontro subito molto duro in un cammino per nulla facile, se si pensa che sulla strada verso la finale, nei quarti ci sarà con tutta probabilità la favorita Croazia, e da quella parte di tabellone tutti si aspettano i padroni di casa della Germania, quasi certamente già seduti sulla poltrona delle semifinali già comodi e carichi, supportati dal numerosissimo pubblico di casa.

La sensazione però è che il pronostico non è così scontato, molti esperti vedono almeno sei, otto squadre attrezzate per arrivare fino in fondo, in una annata che ha visto i talenti francesi dominare in molte manifestazioni internazionali, in questa kermesse le stelle transalpine (Ntikilina, Tilli) hanno marcato visita, lasciando le possibilità di vittoria finale anche a tutte le altre partecipanti alla contesa.

EUROPEO UNDER 20: NON BASTANO I 29 DI MORETTI, ITALIA KO ALL’ULTIMO TIRO.

La Serbia si aggiudica lo spareggio per il primo posto del girone D, dopo una splendida ed avvincente gara finita 79-78, dopo che sulla sirena finale, un tiro fuori equilibrio di Lever si spegne sul ferro.

La partita si sviluppa per tutti i suoi quaranta minuti sul filo di un grandissimo equilibrio, 18-19/ 40-37/ 58-59/ 78-79 i parziali, con Moretti in grande serata, una vera lama sul fianco della difesa serba, alla quale infila 29 punti personali, 4 triple su 6 tentativi, e 7 su 7 dalla linea della carità.

Oggi si chiude la fase a gironi, quando alle 15.45 l’Italia di Dalmasson sfiderà l’Islanda, ancora a zero vittorie dopo due uscite.

EUROPEO UNDER 20: ITALIA, ESORDIO CON VITTORIA.

A Chemnitz, nel nord-est della Germania, nella regione della Sassonia, a solo un paio d’ore di auto da Praga, si sono aperti oggi i Campionati Europei Under 20, e la nazionale Italiana di Davide Moretti inaugurava la manifestazione impattando la Svezia alle ore 13,30 locali.

Ottimi i quarti dispari, nei quali i ragazzi di Coach Dalmasson creavano il divario poi gestito senza troppi patemi fino alla chiusura delle ostilità.

Specialmente a livello offensivo, l’Italia è apparsa molto solida, con Lever a dominare sia in avvicinamento che dal perimetro, infilando due triple e 27 punti personali alla sirena.

Vince la giovane Italia con lo score di 85-71, che oggi affronterà la Serbia alle ore 20,15 in un match che appare già lo scontro decisivo per la supremazia del girone D di questi affascinanti Campionati.

MORETTI BASKETBALL DREAM CAMP A RIMINI

È in pieno corso di svolgimento la prima edizione del Moretti Baskeball Dream Camp, nella splendida località di Viserba di Rimini.

In una settimana che è stata baciata del sole e dalla temperatura ormai estiva, che ha sempre sfiorato i trenta gradi, i 32 ospiti camperini alternano ai due momenti di mare (mattina e pomeriggio), sedute di allenamento guidate da coach Paolo Moretti, competizioni agonistiche singole e di squadra dirette da coach Marco Di Nallo. Il tutto sotto la supervisione di coach Max Intorcia.

Ci sono stati momenti di grande interazione con Davide, in cui i giovani Campers hanno potuto conoscere e vedere gli spogliatoi, i corridoi e il campo della maestosa Supermarkets Arena di Lubbock, con la guida speciale ed esclusiva del 25 in maglia Red Raiders.

Tutti i partecipanti al primo Moretti Baskeball Dream Camp hanno ricevuto degli omaggi originali provenienti direttamente dalla Texas Tech University, come il completino da allenamento, t-shirt commemorative, polsini e materiale pubblicitario come lo Year Book originale, i Davide Moretti special ticket e la brochure per la tribuna stampa della partita di campionato in cui Davide era il giocatore simbolo.

Una bellissima esperienza, una splendida settimana di vacanza e divertimento in cui si è potuto conoscere e vivere la magica annata dei Red Raiders di Texas Tech, che hanno ottenuto il risultato più prestigioso di sempre nella storia dell’ateneo: le Elite Eight al Boston Garden.

Uno speciale ringraziamento a tutti i genitori dei “nostri” bimbi per la fiducia accordataci e un caloroso arrivederci ad Ovada.

Lo Staff del Moretti Baskeball Dream Camp

DAVIDE MORETTI CONVOCATO IN NAZIONALE PER LA PRIMA VOLTA

Davide Moretti è stato convocato da coach Romeo Sacchetti per il raduno nazionale maschile che si svolgerà a Roma, dal 22 al 26 maggio 2018, essendo stato incluso nella lista dei 10 giocatori scelti dal coach della Nazionale.

Per Davide si tratta della prima convocazione con l’Italia, dopo aver fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili.

Davide, rientrato ieri in Italia per riabbracciare la famiglia, da domani comincerà questa sua nuova esperienza in Azzurro.