La notte della finale è una notte amara per i RED RAIDERS che vengono sconfitti di otto lunghezze, dai Cavaliers di Virginia, in una splendida e combattutissima partita terminata con il punteggio di 85-77 all’overtime, dopo che al quarantesimo le due squadre si erano pareggiate a 68!
Primo tempo equilibrato, chiuso con una tripla sulla sirena di Virginia per il vantaggio di 32-29, che però apre la lunga sofferenza di Texas Tech, che sarà costretta ad inseguire per tutto il resto della gara. Sotto anche di dieci, i ragazzi di Coach Beard non mollano, e spinti da un grande orgoglio tornano sotto, addirittura in vantaggio di tre lunghezze, 68-65 con due tiri liberi di Odiase a soli 22secondi dalla fine.
Qua si decide il destino dei RED RAIDERS.
Una micidiale conclusione dall’angolo di Hunter, MVP indiscusso della finale, rimetteva tutto in discussione, portando le due squadre al tempo supplementare, ed alla conclusione più dolorosa per i Texani che hanno fatto sognare una città intera, e che si sono fatti apprezzare per tutta la stagione da tutti gli Stati Uniti.
Davide mette in campo un’altra prova strepitosa, 41 minuti da leader assoluto, sempre in controllo e micidiale nel segnare punti (15) quando ne ha avuto l’occasione. Le sue certezze oramai sono consolidate, dai numeri e da una stagione di 38 partite, 31 vinte. Numeri che sono risultati impressionanti e che stanno rimbalzando in tutta la nazione, che danno solidità alla sua stagione nella quale oltre al numero di vittorie ed al risultato finale, fa impressione agli analisti, il peso specifico del suo apporto alla squadra ed i suoi miglioramenti portati in campo dalla stagione da Freshman a quella da Sophomore.
I riconoscimenti individuali sono stati molti, e tutti di spessore rilevante, ma quello che va sottolineato è il premio come Atleta con il “Rate” più alto di tutta la nazione, cioè la valutazione di 3,71 su di un massimo di 4, come media accademica più alta tra tutti gli atleti di Division One nazionale.
Con la finale raggiunta, che fa seguito alle Elite Eight della passata stagione, sono stati disintegrati tutti i record dell’ateneo dalla sua costituzione. I ragazzi di Coach Beard entrano di diritto nella Storia del College Basket, in quella di Texas Tech, per i risultati più importanti mai raggiunti dai Red Raiders, e soprattutto entrano di diritto nei cuori e nella memoria di tutta la Città di Lubbock, impazzita per le gesta dei giovani studenti che hanno intrapreso questo viaggio meraviglioso.
Si è chiusa la seconda stagione del “MORO”, lasciando da parte le statistiche, che magari analizzeremo in un altro momento, questa sconfitta nulla toglie alle grandi soddisfazioni ottenute, alla strepitosa stagione appena conclusasi, ed alle esperienze vissute, in un mondo che vissuto da protagonista come ha fatto Davide, ti restituisce una maturità ed una preparazione di livello altissimo.
Vincere o perdere una finale, non è mai la stessa cosa…MAI, ma ci sono sconfitte che ti fanno crescere, che ti porti con te tutta la vita, e che ti aiutano a diventare grande prima, sono tappe che prima o poi devi fare nella vita, che ti temprano, che ti lasciano un sapore talmente amaro in bocca, che non te lo dimentichi piu’ e che ti daranno sempre la forza di spingerti oltre per riprovarlo in futuro il meno possibile.
Oggi quel sapore amaro in bocca fa male, è doloroso come un martello nelle tempie che ti spacca tutto, come il fuoco nella pancia….ma la verità è che Davide e tutta la famiglia di Texas Tech devono solo sentirsi orgogliosi, devono solo resistere qualche giorno, perché quando la delusione sarà passata, si renderanno conto di quello che hanno fatto e di quanto sono stati GRANDIOSI!
#NGU